Queste le loro parole. Inizia il mister Oranges che così analizza il match: “Veniamo dalla vittoria con l’Aniene in extremis, ma la gara la abbiamo fatta noi. Ora c’è questo derby con l’Eboli, una squadra che è costruita per vincere, per lottare per la vittoria, per obiettivi importanti. Hanno tante opzioni e una panchina lunga ma noi siamo pronti. Dobbiamo fare di necessità virtù e cercare di giocare come sappiamo. Dobbiamo cercare di mettere da parte gli errori e di cercare di superarci ogni volta. Non dobbiamo porci limiti e questo deve essere un nostro punto di forza. Noi siamo neopromossi, il nostro obiettivo primario deve essere quello di salvare la categoria. La squadra è valida, certo, ma dobbiamo ancora trovare le giuste amalgame e poi vedremo dove possiamo arrivare. Eboli? Daremo tutto, un derby che si prepara senza troppe parole ma si prepara da sola “.
Ha parlato anche il capitano Massimo Abate che ha così analizzato la gara: “Io sono un calcettista fortunato perchè posso giocare da capitano e portare sul petto l’effige di mio padre. L’emozione di esordire in Serie A è stata tanta, però deve svanire e dobbiamo andare avanti per la nostra strada. La Serie A è difficile, i ritmi solo elevatissimi ma per noi è un onore rappresentare Avellino in Serie A. Non giocare ad Avellino? Fa male. Ripartiamo però da una promessa del sindaco Festa che ci ha detto che entro un anno torneremo a casa. Purtroppo per ora casa nostra sarà Cercola, Sarà una mancanza di tanti introiti per la città e per noi. Il calcio a 5 è in crescita, io sono cresciuto con questo sport ed è un peccato per questo sport non poterlo vivere ad Avellino. C’è grande affetto intorno a noi, lo percepiamo e noi vogliamo ricambiarlo”.