Da Posillipo a Nisida, da Trentaremi a Marechiaro è tutto un saliscendi di canoe rosse, gialle e blu trascinate sui fondali bassi, in spiaggia o negli anfratti lontani che il mare crea con gli scogli. Facce giovani, sorridenti e spensierate, che ignorano il pericolo di frana del costone, così bello e antico, sotto il quale si sono appena riparati per riposare un po’ tra una remata e l’altra. «L’allarme kayak è serio, e serve sensibilizzazione per evitare una tragedia», spiega Maurizio Simeone, presidente del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus. Insieme alla Federazione Italiana Canoa e Kayak, Simeone ha organizzato la giornata «campagna kayak etico e sostenibile», così si chiama l’evento di oggi sulla spiaggia del porticciolo della Gaiola. «Parleremo a noleggiatori, turisti, curiosi e li informeremo sulle regole di navigazione e sui divieti – prosegue Simeone – Forniremo un qrcode per permettere a chiunque di scaricare le norme in digitale. Il vademecum è scaricabile anche su www.areamarinaprotettagaiola.it/kayak-etico-sostenibile».