di Marco Costanza
La Scandone Avellino oggi doveva perfezionare la domanda di iscrizione in Serie B, con l’autoretrocessione chiesta dal patron De Cesare dopo i problemi economici e la bocciatura della Comtec per l’iscrizione in Serie A.
Un’iscrizione che doveva pervenire entro le 12.30, con la società che doveva presentare alla Lega 14.000 euro come prima rata di iscrizione e che invece non ha formalizzato, visto le vicende giudiziarie di stamattina che hanno coinvolto la società Sidigas. Vicende che hanno bloccato la procedura di autoretroccessione avviata ieri e quindi non formalizzata.
La Scandone dunque resta al momento iscritta in Serie A e avrebbe tempo entro il 12 luglio per formalizzare l’iscrizione e mettersi in regola con i parametri Comtec. Ma le vicende ormai note, impediscono di fatto alla Sidigas Avellino di poter adempire alla situazione e dunque il 12 luglio, quando la Comtec dichiarerà la non iscrizione della Scandone in Serie A, dopo 71 anni di storia, salvo clamorosi e impensabili colpi di coda, la società sparirà dai radar e verrà dichiarata fallita.
Un colpo al cuore incredibile e impensabile solo poche settimane fa. La città di Avellino, tra pochi giorni, perderà un patrimonio sportivo che ha dato lustro a città e provincia per anni.