Il sottobosco del Monte Taburno restituisce tracce del passato, di quando anche il massiccio del Sannio fu teatro della Seconda Guerra Mondiale. È da quel conflitto che arriva l’ordigno rinvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì in zona Portella, a Bucciano, in un’area di rinfoltimento boschivo. La bomba, della lunghezza di circa 50 centimetri, era stata probabilmente riportata in superficie nei giorni scorsi dalle forti piogge. A notarla un pastore, che ha poi avvisato il sindaco di Bucciano Domenico Matera. Ieri mattina il sopralluogo con il comandante della locale polizia municipale, Raffaele Mauriello, che rilevata la posizione dell’ordigno l’ha trasmessa ai carabinieri del gruppo artificieri di Caserta. Saranno loro, nei prossimi giorni, ad intervenire nella zona del ritrovamento. In un’area impervia, lì dove gli artificieri potrebbero decidere di far brillare l’ordigno senza spostarlo. Solo pochi giorni fa, sempre sul Taburno, un altro ordigno era stato ritrovato a Bonea.
Category: Cronaca, Telegiornale, telegiornale
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