di Marco Costanza
A Lapio, in provincia di Avellino, il lunedì dell’Angelo, che ormai chiamiamo il giorno di Pasquetta, è un giorno che vive una vecchia tradizione della Processione della Madonna del Carmine, San Michele e San Francesco.
La Pasqua lapiana è uno dei periodi in cui il piccolo paese irpino si stringe e si raccoglie, partendo dalle funzioni del giovedì santo sera, fino al Lunedì di Pasquetta. Un triduo di tradizioni, passione e fede, che accompagnano le ultime ore di Gesù, con la commovente processione del Venerdì Santo e della tradizionale esposizione dei Misteri, fino alla gioia della Resurrezione e della Pasqua, che poi viene festeggiata con la processione del Lunedì Dell’Angelo.
Una processione quest’ultima che racchiude tutta la festosità e la gioia della resurrezione del Cristo, dopo i giorni della passione e della morte di Gesù. Nella Confraternita della Madonna del Carmine, dal giovedì Santo viene allestito un sepolcro che accompagna le ore della Passione di Gesù. Successivamente, sul sepolcro, il giorno di Pasqua, viene posizionata una statua di Cristo Risorto. Un sepolcro molto caratteristico, composto da grano e allestito manualmente dai confratelli.Grano che viene preparato diverse settimane prima per poi venire allestito tradizionalmente per ornare il sepolcro.
Il giorno di Pasqua, vengono esposti sull’altare la Madonna del Carmelo, San Francesco e San Michele. I 3 Santi, poi, il Lunedì di Pasquetta, vengono portati in processione. Una tradizione questa della Processione dei “TRE” che pone le sue radici secoli e secoli addietro. Secondo alcune testimonianze, per la processione che festeggiava la Pasqua, si decise di far uscire tutti i Santi dalla Chiesa come segno di festa, di gloria, per la Resurrezione di Gesù. Come se tutti i Santi festeggiassero per l’avvenuto compimento delle scritture.
La tradizione della Processione del Lunedì in Albis, vedeva in antichità, vecchie usanze: una delle quali, che si è ripetuta fino a pochi decenni fa, prevedeva come la notte di Pasqua si facesse la “guardia” alla Madonna e ai Santi, con diversi membri della Confraternita del Carmine, a fare compagnia ai Santi pronti ad uscire in processione il giorno dopo e la notte, si trascorreva in compagnia, mangiando e bevendo. In modo particolare le famose “pizze piene”, accompagnate chiaramente dal vino locale. insomma, una sorta di Pasquetta di oggi. E quella era un pò la Pasquetta lapiana, che poi, dopo la processione, vedeva la popolazione lo stesso fare scampagnate e riunirsi in pranzi in campagne o altri terreni, fino a qualche decennio fa.
Nel piccolo paese irpino, dunque a distanza di pochi giorni, si possono vivere due tradizioni stupende, legate al culto e alla religiosità locale. Da sempre Lapio è stato definito come un paese di grande fede cattolica, con tantissime tradizioni legate al culto dei Santi e del Signore. Pensate, facendo un rapido calcolo, nel corso dell’anno a Lapio, ci sono oltre 15 processioni, ognuna delle quali legata ad una festività e ad un Santo, con ognuna che porta dietro di sè una tradizione diversa. Un qualcosa di davvero unico e di grande impatto religioso, che a Lapio si ripercorre anno dopo anno e viene tramandato di generazione in generazione.

Il sepolcro della Chiesa del Carmine a Lapio (AV)

San Francesco D’Assisi in Processione

San Michele Arcangelo in processione

La Madonna del Carmine in Processione a Lapio

La Processione del Lunedì in Albis a Lapio
https://www.piuenne.it/2019/04/14/lapio-av-la-tradizione-continua-con-i-misteri-del-venerdi-santo/