Sarà una cerimonia piena di riferimenti al territorio. E quindi Napoli, il mare, il Vesuvio, le sue eccellenze storiche come il San Carlo, ma anche la sirena Partenope, mascotte delle Universiadi, e la pizza conosciuta in tutto il mondo. È questa la Napoli che Marco Balich disegnerà il 3 luglio per la cerimonia di apertura allo stadio San Paolo. Una Napoli che sarà un mix di territorio, accoglienza, apertura attraverso il mare. Napoli e Marco Balich, il gran cerimoniere delle Olimpiadi cui è stata assegnata l’organizzazione delle cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi Universitari, un precedente già lo hanno.
Aprile 2012, World Series di America’s Cup, cerimonia inaugurale in piazza del Plebiscito. Il colonnato di San Francesco di Paola divenne prima uno specchio di acqua calma e poi un tumultuoso mare in tempesta, per proiettare il pubblico in un habitat marino fatto di fondali suggestivi. Meduse multicolor, trampolieri e ballerine-onda anticiparono la solenne cerimonia che vide salire sul palco, accompagnato da un fragoroso sottofondo di onde, e da un forte e reale scroscio di pioggia Peppe Servillo, che interpretò il brano poetico O Mare, di Eduardo de Filippo. Sette anni dopo Marco Balich torna a Napoli. Balich ha firmato le cerimonie d’apertura delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 e Sochi 2014 e dell’ultima Olimpiade estiva, quella di Rio de Janeiro 2016. Oltre che la cerimonia di chiusura degli Europei di calcio in Ucraina del 2012 e di tanti altri eventi, compreso l’albero della Vita di Expo 2015. La sua società produce eventi live in tutto il mondo.