Giornata molto particolare quella di ieri vissuta a Lapio, piccola cittadina in provincia di Avellino dove si è recato il Cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli e padre della Chiesa del Sud.
Una presenza per ricordare la figura del Cardinale Giuseppe Caprio, originario proprio di Lapio e sepolto nella Chiesa Madre Santa Caterina V M dove mons. Sepe ha celebrato la liturgia.
Una messa in suffragio di del compianto mons. Caprio, alla vigilia della festa del Papà, di San Giuseppe. Durante l’omelia, si sono toccati i temi del rapporto con il Cardinale Caprio e un episodio che li ha visti entrambi protagonisti con Papa Giovanni Paolo II Santo. Poi Sepe ha benedetto la tomba di Caprio ed inaugurato un dipinto raffigurante Santa Caterina d’Alessandria, concesso alla parrocchia e dipinto dal dott. Albino Zarrella.

L’inaugurazione del quadro di Santa Caterina d’Alessandria a Lapio
La presenza di Sepe a Lapio ha permesso di intensificare i rapporti tra la grande Chiesa metropolita e le chiese delle province remote, come Lapio. Province che però danno i natali a personaggi importanti come Giuseppe Caprio, che è giusto ricordare, visto che hanno dato lustro al Meridione. Presenti alla celebrazioni tanti autorità religiose e civili locali e provinciali, il vescovo di Benevento, Felice Accrocca e tanti ministranti e confratelli. Un evento voluto fortemente dal parroco di Lapio, Francesco Russo, il cui invito a celebrare una santa messa nella piccola comunità è stato subito accolto da Sepe, visti i rapporti che aveva con il cardinale Caprio.L’arrivo del Cardinale di Napoli a Lapio, ha messo in moto una macchina organizzativa non indifferente, che ha collaborato alla perfezione affinchè tutto riuscisse per il meglio.

Il Cardinale Sepe durante la celebrazione della Messa a Lapio
Ai microfoni dei media presenti, tra cui noi di Piuenne, Sepe ha raccontato il suo rapporto con Giuseppe Caprio, la figura del papà, la lotta per far sì che i giovani non lascino queste terre e la speranza di poter vedere un giorno in Irpinia, magari Papa Francesco.
Queste le sue parole: “La figura del Cardinale Caprio è stata importantissima per me, è stato una sorta di fratello maggiore oltre che superiore e il fatto di essere della stessa regione ci ha uniti molto a Roma e in giro per il Mondo. E’ stata una figura determinante per la Chiesa del Sud, la quale deve tanto a Caprio.La figura del padre ai giorni nostri? E’ una figura complicata, una figura che deve tornare ad avere quei valori di una volta, di rispetto, cosa che si sta perdendo. I giovani vanno via dalle nostre terre? Bisogna dare loro un’opportunità e dei valori nei quali credere e combattere che li inducano a restare in patria. La Campania, il Sud, hanno bisogno dei giovani che sono il futuro. Se questi vanno via vuol dire che sono scontenti e che non hanno lavoro, bisogna aiutarli e non farli scappare, altrimenti il nostro territorio è destinato a morire. Papa Francesco anche in Irpinia? Sarebbe bello, bisogna vedere se sarà possibile ma se si troverà un’occasione giusta e bella sarebbe possibile”.
Il servizio completo al TG di Piuenne delle 14.30, visibile poi su Facebook e Youtube
di Marco Costanza

Il Cardinale Sepe benedice la tomba di Caprio a Lapio

La tomba del Cardinale Giuseppe Caprio a Lapio

Il cardinale Sepe con il sindaco di Lapio, Lepore, il parroco Russo, il dottore Zarrella