L’ASD Accademia Pugilistica Contrada Team Picariello e la Opi Since 82 di Salvatore Cherchi,
sono lieti di annunciare la grande opportunità per l’imbattuto peso piuma Carmine Tommasone
(19 vittorie consecutive, 5 prima del limite): il 2 febbraio 2019 sfiderà il campione del mondo dei pesi
piuma WBO Oscar Valdez (24-0 con 19 ko) al Ford Center at The Star di Frisco in Texas (USA).
Si tratta di una grande riunione che prevede altri due titoli mondiali e che sarà trasmessa dal colosso
multimediale ESPN sui canali televisivi ESPN (in lingua inglese) ed ESPN Deportes (in spagnolo)
e su internet tramite il servizio in streaming ESPN+ e quindi sarà vista da milioni di americani.
Una vittoria di Carmine Tommasone, oltre al titolo mondiale, gli porterebbe nuovi ingaggi da parte dei
promoter d’oltreoceano. Gli altri mondiali che si svolgeranno nel corso della manifestazione organizzata
dalla Top Rank sono quello tra Richard Comney ed Isa Chaniev per il vacante titolo dei pesi mosca IBF e
quello dei pesi mediomassimi WBO tra Sergey Kovalev (campione) ed Eleider Alvarez.
Il Ford Center è un impianto da 12.000 posti che si trova all’interno di The Star, il quartier generale della
squadra di football americano dei Dallas Cowboys ed anche questo aggiunge fascino alla manifestazione
pugilistica del 2 febbraio, soprattutto per la stampa americana.
Nato 34 anni fa ad Avellino, alto 168 centimenti, professionista dal giugno 2010, Carmine Tommasone
è reduce dalla vittoria ai punti contro Giovanny Ramirez, lo scorso 30 novembre al teatro Obihall di
Firenze. In otto anni di professionismo, nella categoria dei pesi piuma, ha vinto i titoli di campione d’Italia,
campione dell’Unione Europea e campione intercontinentale WBA. E’ soprannominato “Mr. Wolf”
non perché abbia qualcosa in comune con il personaggio del film “Pulp Fiction” interpretato da Harvey
Keitel, ma perché il simbolo della sua terra di origine, l’Irpinia, è il lupo. Carmine è stato il primo pugile
professionista a disputare le Olimpiadi, nell’edizione 2016 svoltasi a Rio De Janeiro in Brasile.
“Le Olimpiadi mi hanno dato un’enorme visibilità – spiega Carmine – che ho potuto riscontrare al ritorno
in Italia quando la gente mi fermava per la strada per chiedermi l’autografo o per farsi una foto con me”.
Carmine Tommasone è con la Opi Since 82 di Salvatore Cherchi da meno di un anno: il suo debutto con
la nuova scuderia risale al febbraio scorso a Roma.
“Quando il mio manager Christian Cherchi mi ha chiamato per propormi di disputare il titolo mondiale –
commenta Tommasone – mi è sembrato di ricevere un regalo di Natale.
Sono stato assalito da una sensazione di felicità ed anche di incredulità: solo un anno dopo il mio primo
match con i colori della Opi Since 82, ricevo l’opportunità di combattere per il titolo mondiale. Come se
non bastasse, il match si farà in America! Ringrazio Christian e Salvatore per la fiducia che ripongono in
me: se non pensassero che posso vincere, non mi avrebbero proposto questa trasferta. Per fortuna, ho
combattuto il 30 novembre scorso e quindi sono in una condizione fisica ottimale. Durante l’anno, peso 5-
6 chili in più rispetto al limite dei pesi piuma (57,150 kg). Ma il 30 novembre ero 57,300 kg e non sono
salito di molto. Non ho mai smesso di allenarmi con la mia squadra che comprende l’allenatore Michele
Picariello (mi segue da quando avevo 10 anni), il preparatore atletico Biagio Zurlo e il Prof. Giuseppe
Saviano, la nutrizionista Antonia Califano, il fisioterapista Enrico Lembo e per la pesistica Domenico
Santorelli con il quale una volta alla settimana faccio un lavoro finalizzato a migliorare l’esplosività.
Inoltre mi sottopongo a numerose sedute di sparring con i ragazzi della palestra e altri pugili “amici” che
mi danno un mano. Oscar Valdez è un picchiatore, ma ho già affrontato pugili con un’alta percentuale di
vittorie prima del limite. Inoltre, nel match contro Scott Quigg si è rotto la mascella e questo gli peserà a
livello psicologico. Sono molto rapido, vado spesso a segno con il jab e nel prossimo mese, con il mio
team, farò un lavoro specifico per battere Oscar Valdez. Vado in America per vincere.”
Gli fa eco il maestro Picariello: “Siamo pronti per l’impresa, Valdez è un fuoriclasse, ma noi stiamo
curando tutti i dettagli per far salire sul ring Carmine nelle migliori condizioni possibili. Conosciamo bene
il palmares del messicano e consapevoli della sua forza, lo rispettiamo, ma da parte nostra c’è grande
entusiasmo e voglia di ribaltare il pronostico”.
Infine il direttore sportivo Iannaccone Federico: “il titolo mondiale è un match che tutti i pugili sognano,
ma pochi riescono a raggiungerlo. Carmine si è meritato questa chance, anzi è arrivata anche tardi per
certi versi. Sarà un match difficilissimo e partiamo sfavoriti, ma Carmine non si è mai tirato indietro e
sicuramente si batterà con la sua “fame” da vero lupo. L’impossibile può diventare possibile, crederci e
vincere contro tutti e tutto, senza avere rimpianti. Nella nostra piccola comunità, Contrada, c’è fermento
ed entusiasmo, siamo orgogliosi di tutto quello che Mr Wolf sta compiendo, del lustro che sta dando alla
nostra terra, pertanto ci stiamo organizzando con un maxi schermo per seguire le gesta del nostro
beniamino oltreoceano, con la speranza che venga trasmesso, in chiaro, da una rete televisiva italiana”.
Nato a Nogales, in Messico, 27 anni fa, alto 166 centimetri, Oscar Valdez è molto popolare negli Stati
Uniti per il suo stile aggressivo che è da sempre il preferito dal pubblico americano ed infatti ha sostenuto
22 dei suoi 24 combattimenti negli USA (gli altri due in patria). Ha vinto il mondiale dei pesi piuma WBO il
23 luglio 2016 a Las Vegas demolendo in due riprese l’argentino Matias Carlos Adrian Rueda.
Il messicano ha difeso la corona WBO battendo per ko tecnico al settimo round il giapponese Hiroshige
Osawa e superando ai punti il colombiano Miguel Marriaga, il filippino Genesis Servania e il britannico
Scott Quigg (i cui pugni hanno rotto la mascella ad Oscar Valdez).
L’organizzatore Bob Arum ha commentato così il ritorno sul ring di Oscar Valdez: ”Sarà un grande evento
rivedere in azione il nostro piccolo guerriero Oscar Valdez, il 2 febbraio, dopo una coraggiosa vittoria
contro Scott Quigg e un periodo di inattività dovuto alla rottura della mascella. Oscar garantisce sempre
emozioni al suo pubblico.”
In definitiva, Carmine Tommasone-Oscar Valdez è una grande sfida, in un impianto prestigioso,
trasmesso da un mezzo di comunicazione di prim’ordine, che potrebbe entrare nella storia della boxe
italiana. Solo Primo Carnera, Nino Benvenuti e Gianfranco Rosi hanno vinto il titolo mondiale negli Stati
Uniti. Carmine Tommasone potrebbe aggiungere il suo nome a questa esclusiva lista.
In Italia Tommasone-Valdez potrebbe essere trasmesso da una rete televisiva che si annuncerà nelle
prossime settimane.