Inizia a delinearsi la kermesse di fine anno in città che avrà come sempre un doppio palcoscenico: piazza del Plebiscito per il cosiddetto concertone e il lungomare. La particolarità del 2018 è che si danzerà sia in piazza che sul lungomare. Non a caso la regina prescelta per l’ultima notte dell’anno è Amii Stewart che della dance music è stata tra gli esponenti più illustri. E sarà il 31 a Napoli a 30 anni dall’inizio di questo particolare genere musicale. Per i due eventi sono stati stanziati complessivamente 228mila euro. Il Comune è in bolletta, come è noto, grava su Palazzo San Giacomo il predissesto e i fondi sono pochi. Le danze, è il caso di dire, si apriranno a partire dalle 21,30.
IL CONCERTONE
L’organizzazione del doppio evento è stata macchinosa, i bandi sono partiti solo il 13 e sono scaduti a mezzanotte di venerdì. Stando a quello che trapela si prevede una serata dove sul palco del Plebiscito non dovrebbero esserci i soliti noti che accompagnano le feste, tutti i tipi di feste organizzate dal sindaco Luigi de Magistris. Ci sarà un tuffo nel passato ma ancora di moda con la Stewart, accompagnata da artisti giovani e napoletani come Rocco Hunt e Ivan Granatino. E anche Sal Da Vinci che terrà alta la bandiera della canzone napoletana tradizionale. Queste le prime indiscrezioni che trapelano all’indomani dell’apertura delle buste con la sessantaduenne Stewart che dovrebbe regalare le storiche performance della sua lunga carriera. Naturalmente non mancheranno sorprese, per esempio sul palco potrebbe materializzarsi anche Maria Nazionale. Ci sarà molta musica live grazie all’orchestra romana di 30 elementi guidata da Gerardo Di Lella.
IL LUNGOMARE
Sul lungomare come ormai da tradizione nell’epoca arancione saranno disposte diverse postazioni con disc jockey che erogheranno musica di vari generi: da quelli più scatenati tipici della dance music, che sostanzialmente sarà il filo conduttore della serata, ad altri che vanno molto di moda. I palchi saranno 4 così disposti. Uno al Borgo Marinari con la musica degli anni ’70 e ’80. Il secondo lungo via Partenope all’altezza dell’Università con la musica latino-americana. Alla Colonna spezzata il terzo palcoscenico dove ci sarà esclusivamente musica dal vivo, animazione e il cabaret. Infine come da format consolidato la discoteca alla Rotonda Diaz, in tutti e quattro i punti lo spettacolo andrà avanti fino all’alba, per chi ce la farà a resistere.