Pochi, mal equipaggiati, anzianotti, è tutto vero. Così come è vera – tuttavia – la costante che vede i vigili urbani napoletani finire in quel limbo che c’è tra il godere dei propri diritti e la malizia di approfittarne al punto da sembrare i classici «furbetti» del posto pubblico. Ricordate, giusto per fare un esempio, i permessi sindacali per assemblee la notte di San Silvestro? I poliziotti municipali ci sono ricascati. Questa volta lo scontro tra sindacati dei caschi bianchi e amministrazione è sui permessi studio. Quelli in particolare di cui fruiscono coloro che sono iscritti alle università telematiche, alle cosiddette piattaforme «e-learning». Che hanno chiesto «permessi studio» proprio qualche giorno prima delle festività natalizie, e di altre feste comandate come quelle prima e subito dopo i riti per il patrono San Gennaro, o al rientro dalle ferie. Più che la corsa per indossare la corona d’alloro, quella dei poliziotti municipali somiglia a una scorciatoia per esimersi da determinati turni di lavoro.
I FATTI
Sacrosanto il diritto allo studio, ma possibile prendersi tali permessi nelle festività natalizie (e ci risiamo) oppure durante le festività del patrono San Gennaro o a cavallo di Pasqua? Si può studiare mentre si prepara il cenone? Oppure piazzare i permessi appena si rientra dalle ferie o subito prima? Questo il fenomeno che ha fatto scattare l’allarme a Palazzo San Giacomo che ha analizzato e tirato fuori i dati dei permessi degli ultimi due anni e, sulla scorta dello studio, ha fatto partire una «disposizione» dell’area legale che – nella sostanza – è una severa stretta sui permessi studio indirizzata agli studenti iscritti ai corsi di un paio di università telematiche. Da non sottovalutare nemmeno la pressione da parte del resto dei vigili urbani, quelli non studenti, per una maggiore regolarizzazione dei permessi studio. Infatti, a ogni ora di permesso erogato corrisponde un’ora di lavoro in più o più pesante per chi non è studente.
IL FENOMENO
La disposizione – che è del 2 novembre – racconta bene quali siano i timori del Comune e del comando di via De Giaxa che ha posto un preciso interrogativo sulla concessione dei permessi studio in ragione dell’aumento delle iscrizioni effettuate dal personale alle università telematiche». I poliziotti municipali studenti sono complessivamente 147 di cui 100 iscritti alle università telematiche negli ultimi 2 anni. Palazzo San Giacomo ha varato una stretta con tanto di sanzioni se i permessi non sono sottoscritti dalle università. La reazione dei sindacati è veemente tanto che hanno ritenuto «non ricevibile la disposizione» partorita dall’Avvocatura.
da Il mattino