“Sono uscito dalla comunità. È la prima volta che ne parlo in pubblico”, questa la confessione che il rapper napoletano Clementino ha fatto dal palco del festival milanese Storie Digitali.
Il cantante ha parlato della sua dipendenza dalla cocaina con tono aspro e consapevole: “C’è stato un momento in cui sono stato sopraffatto da quella merda. Sapete come funziona, sei un artista, prima te la offrono, poi te la compri e ad un certo punto non sei più tu. Io ero la Iena White ma non ero più Clemente”.
È sincero Clementino e rivela anche di non essere stato in grado di rispettare impegni lavorativi importanti, come alcune presentazioni del suo album Vulcano perché costretto in casa, immobilizzato dagli effetti della cocaina. “Una volta non sono riuscito neanche a farmi un selfie con Jay-Z”, dice con rimpianto.
La molla del cambiamento per il rapper partenopeo è stato l’amore famigliare: “Quando hai un genitore che ti piange in faccia capisci che devi smettere”. È stato Clementino stesso a chiamare la comunità di recupero per disintossicarsi, dove “i ragazzi mi dicevano sei un grande, sei passato da fare Sanremo a pulire i cessi in un attimo”. Ora, che la quiete dopo la tempesta sembra essere arrivata, Clementino pensa ai progetti futuri, tra cui un album ispirato alla sua esperienza.