La barella cede mentre lo stanno trasferendo da un reparto all’altro dell’ospedale Fucito di Mercato San Severino e il giorno dopo il paziente muore, forse per la patologia per la quale avevano deciso di portarlo da Medicina interna a Rianimazione, ma la procura di Nocera Inferiore apre un fascicolo, su richiesta dei parenti, e iscrive quattro persone nel registro degli indagati. Saranno dunque gli esami autoptici – in programma per questo pomeriggio alle 18 – a far luce sulla causa del decesso di Alfonso Adamo, 81 anni, morto domenica mentre era sotto controllo in Rianimazione. Le quattro persone sulle quali si è soffermata l’attenzione del sostituto procuratore Annachiara Fasano sono il direttore medico di presidio, un operatore socio sanitario, un infermiere e un barelliere. Sulla questione la dirigenza dell’azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona preferisce non esprimere giudizi in attesa che venga svolto l’esame autoptico.